Qualche giorno fa ci è arrivata da un lettore una storia di noleggio a lungo termine che non era come le solite lamentele di ritardi o cambiamenti nelle condizioni. Dopo un gran mal di testa per capire i fatti, lo abbiamo ricontattato cercando documentazioni e prove che avvalorassero la sua causa. Questa volta amici, c’è davvero da perdersi nella confusione di un noleggio partito male e che, se UnipolRental (società noleggiatrice) non risolve, finirà ancora peggio. Per capire tutta la storia vi invitiamo a leggere attentamente ogni paragrafo in ordine cronologico, e se capirete tutto o troverete una soluzione, avrete di diritto un posto garantito in redazione!
Il cliente sottoscrive un contratto con Unipol Rental per il noleggio a lungo termine di una Citroen C3. Le condizioni: 5 anni, 30.000 km all’anno. Maxi-rata iniziale di circa 8.000 euro, 345 euro al mese. Oppure, senza maxi-rata, 478 euro al mese. Incluso nel noleggio manutenzione ordinaria, cambio gomme e assicurazione fino a Kasko. Il noleggiatore, stima una consegna di 90/120 gg. Firma del contratto a Fine Luglio.
L’auto tarda ad arrivare, e per questo, il cliente richiede un’auto sostitutiva in attesa del subentro al contratto originale. Viene assegnata una Nissan Micra con pagamento di euro 478 al mese, stesso prezzo dell’offerta firmata. Partenza noleggio provvisorio Inizio Settembre.
Al ritiro dell’auto, il cliente si accorge che i km di rilascio del concessionario dove ha preso il veicolo (Nissan Micra) sono circa 20.000 in meno rispetto a quelli correttamente indicati nel contagiri dell’auto. Segnala subito il fatto al concessionario, che da parte sua, si scusa e manda il nuovo conteggio corretto a Unipol.
Tutto procede bene finché arriva una fattura inaspettata al cliente. Unipol infatti, durante un controllo di routine, rileva che la Nissan Micra a noleggio sostitutivo ha superato la soglia dei km previsti dal contratto. Chiede quindi al cliente una penale, come da prassi, per i km in eccesso. Ovviamente questi km, a causa dell’errore commesso dal concessionario, non sono stati davvero fatti dal cliente che ha in uso la Nissan Micra. Lo stesso segnala l’accaduto a UnipolRental, che però, risponde soltanto con la sua rilevazione del chilometraggio, dichiarandosi estranea a quanto successo al ritiro dell’auto.
Da questo momento in poi il cliente naviga in un’incertezza assoluta sul suo contratto. Unipol offre un nuovo modello di Citroen C3 allo stesso prezzo, ma di contro, richiede un’ulteriore attesa di 90-120 gg dal cambio auto. Per evitare l’addebito della penale sui km, palesemente e indiscutibilmente sbagliata, toglie l’addebito diretto in banca, continuando a pagare però la rata corretta tramite bonifico. Unipol non accetta questa scelta e gli chiede via mail di riattivare l’addebito diretto, senza però, rispondere ancora della questione km al ritiro.
Il cliente chiede anche la sostituzione della Nissan Micra con una con il cambio automatico (come da contratto iniziale), Unipol lo mette in attesa di una Jeep Renegade, ma senza mai consegnarla o dare informazione al cliente. Compare poi nelle fatture una Fiat 500, che in seguito dopo una magia, diventa una Fiat Panda. Le fatture inviate al cliente sono sbagliate e richiedono il pagamento di auto mai avute in possesso dello stesso, con numeri di contratto inesistenti alla persona che ha firmato. In tutto ciò l’unica cosa chiara è il comportamento del cliente, che utilizza la Citroen C3 assegnata, cura la manutenzione (dove possibile, essendo i consulenti UnipolRental muti al dialogo in merito ai tagliandi della stessa) e paga correttamente le rate tramite bonifico.
L’ultimo fatto, che fa capire quanta confusione ci sia nei sistemi Unipol succede a inizio Marzo. Arriva infatti una nuova fattura al cliente, questa volta di un pieno di benzina per la riconsegna dell’auto a noleggio, riferito alla Nissan Micra ancora in possesso dello stesso. L’auto è come se fosse stata riconsegnata!!! Questo evento non è però a caso (nel disordine totale dei sistemi del noleggiatore si intende) , un referente Unipol infatti, ha consigliato al cliente di effettuare una “finta” riconsegna dell’auto attualmente in uso, per attivare le pratiche di assegnazione della Jeep Renegade (se ricordate richiesta per il cambio automatico). In modo assurdo, la pratica di riconsegna finta è avvenuta davvero, ma della Renegade neanche l’ombra di una mail.
Tutte le informazioni espresse in questo articolo sono state verificate personalmente dalla redazione. Il racconto del lettore è stato sottoposto ad uno stretto fact-checking, integrato con numerosi documenti ufficiali mezzo pec, mail e telefonici riservati alla redazione. I documenti pubblicati, con annerimento dei dati personali, sono stati rilasciati esclusivamente alla redazione di 100ttani dalla persona interessata e non possono essere condivisi senza l’autorizzazione dello stesso.
Per correttezza, rimaniamo a disposizione della società UnipolRental o di un suo incaricato, che potrà, alla risoluzione del caso, pubblicare la risposta in questo stesso contenuto presentandoci prove valide e sufficienti. Nel frattempo rimarremo in contatto con il lettore per ulteriori aggiornamenti, che in tempo reale, condivideremo aggiornando il contenuto.
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