Il SUV elettrico sta dando filo da torcere agli omologhi equipaggiati con motori a combustione interna. I dati di vendita su base europea parlano chiaro: quelli a batteria sono stati i SUV più venduti nel 2021, perlomeno nel settore B.
I B-SUV sono, allo stesso tempo, settore trainante all’interno della più ampia categoria degli Sport Utility Vehicle. Non è facile quindi immaginare come tra qualche anno, la propulsione a batteria possa sostituire gli altri tipi di alimentazione. In attesa di tempi più green per il mercato dell’automobile, andiamo ad analizzare i vantaggi e le caratteristiche delle diverse motorizzazioni oggi disponibili.
I dati riportati in apertura fanno riferimento al mercato europeo, comprendendo quindi anche Paesi in cui l’utilizzo di energia elettrica viaggia su parametri completamente differenti dai nostri. Non è un mistero che i veicoli elettrici si diffondano laddove c’è una capillare distribuzione di colonnine per la ricarica, oltre a una disponibilità di energia elettrica a buon mercato.
In alcuni Paesi le condizioni a una mobilità green sono già completamente realizzate, in altri meno. L’Italia in questo senso è un fanalino di coda, motivo per cui le motorizzazioni tradizionali rappresentano in alcuni casi l’unica scelta possibile.
Acquistare un SUV a diesel è in Italia ancora vantaggioso soprattutto per la praticità di utilizzo. Poter fare rifornimento ovunque è un vantaggio non da poco, inoltre i moderni motori a combustione hanno raggiunto valori di efficienza di tutto rispetto. I moderni diesel offrono una marcia fluida e buona riserva di coppia, riuscendo a spingere SUV da oltre due tonnellate di peso con relativa parsimonia, senza rinunciare a prestazioni accettabili.
Le motorizzazioni a benzina resistono su alcune versioni di SUV di lusso, visti gli elevati costi di servizio, e sui crossover di ultima generazione. Non è raro vedere Crossover e SUV di piccola taglia spinti da motori turbo benzina di piccola cilindrata e con l’ormai popolare frazionamento a tre cilindri. Le moderne turbine a geometria variabile, e più in generale la tendenza al downsizing stanno dando nuova linfa ai cari, vecchi motori a benzina.
I vantaggi della motorizzazione a batteria sembrano essere ancora più evidenti, sui SUV. Come noto, il motore elettrico può vantare elevatissime doti di coppia rispetto a un benzina o diesel in grado di esprimere la stessa potenza. La coppia si traduce all’atto pratico nella capacità di spingere l’auto, e se la massa del veicolo è elevata, questa caratteristica diventa ben più importante della potenza, ossia del numero di cavalli. I SUV sono pesanti per natura, motivo per cui il motore elettrico diventa qui pienamente sfruttabile, ancor più che su una berlina o citycar.
Come accennato in apertura, le vendite dei SUV elettrici in Europa hanno fatto registrare dati significativi, nel 2021. Analizzando tali dati nel dettaglio, salta fuori che oltre un terzo di SUV immatricolati lo scorso anno è a propulsione elettrica.
Con una quota di mercato del 35%, i SUV a impatto zero hanno superato i cugini a diesel, fermi a quota 32%. I modelli a benzina hanno fatto registrare un 22% di vendite, mentre gli ibridi appena l’11%.
Nel 2020, i SUV Diesel rappresentavano il 57% del totale, a seguire benzina e ibridi, rispettivamente con quote del 33% e 10%. Nello stesso anno non si sono registrate immatricolazioni di SUV medi elettrici. La strada sembra ormai tracciata.
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