Gio. Nov 21st, 2024
solo auto elettriche dal 2035

Solo auto elettriche dal 2035, l’Europa parla chiaro. Il parlamento Europeo ha emanato una legge unitaria, che vieterà l’acquisto di veicoli con motorizzazioni termiche a partire dal 31 dicembre 2035. La sentenza fa parte del pacchetto di leggi “Fit for 55“che punta a ridurre le emissioni nocive, del 55% appunto, entro il 2030. Uno schiaffo ad appassionati ed amanti delle vetture sportive e termiche di tutta Europa, il culmine negli ultimi 20 anni, della rivoluzione automotive per eccellenza.

Le reazioni da parte delle case automobilistiche sono state molto diverse fra loro. C’è chi grida al sacrilegio (come i marchi di sportive e supercar), e chi invece, al passo coi tempi, aveva già previsto questa legge. Negli ultimi mesi le dichiarazioni sulla chiusura dei listini termici sono state tantissime e noi di 100ttani, abbiamo deciso di raggrupparle per creare un calendario completo e definitivo. Una guida per gli appassionati del settore da tenere sotto controllo, risparmi in tasca, per accaparrarsi gli ultimi slot in tempo della sportiva preferita (a scarichi aperti).

Abarth: nasce la prima elettrica

In concomitanza con l’annuncio della nascita della prima Abarth elettrica, la sezione sportiva di Fiat, ha annunciato la chiusura del reparto termico dal 2024. La versione sportiva EV della famosa 500, potrebbe avere una gamma di motorizzazioni che spazierà da 120 a 200 cavalli. Si punterà sicuramente sulla coppia regalata dalla batteria prevista di 42 kWh, con un’autonomia prevista di 300 km in WLTP.

Alfa Romeo resiste all’elettrico

Il marchio del Biscione Milanese punta in avanti la chiusura del reparto termico. La chiusura della catena di montaggio da cui escono le famose Quadrifoglio è fissata al 2027. Uno spunto in avanti rispetto anche a concorrenti Tedesche che tirano prima i remi in barca, aiutato forse, dall’alleanza nelle power-unit con la cugina Ferrari.

Alpine: una storia breve ma intensa

Lo storico marchio rinato recentemente con l’evoluzione di A110 e A110S, le sportive tutte pepe basate sul 4 cilindri Renault del reparto R.S., perirà a breve nella morsa dell’elettrico. Una variante di A110 full EV è già quasi collaudata ed entro pochissimi mesi sarà probabilmente inserita in listino. La versione benzina sarà quindi sostituita per sempre senza un possibile ritorno. Data prevista: fine 2024.

Aston Martin: 007 in silenzio?

se qualcuno vorrà un motore a combustione interna nel 2028, lo potrà avere

Stroll

Parole più belle non potevamo sentire, sopratutto da un marchio così affermato e sognato del mondo delle supercar. La strategia di Aston Martin in vista delle solo auto elettriche per il 2023 è quella di tenere duro con ibride sportive che mantengono lo scarico aperto. I problemi economici di Aston Martin, che sembrano non avere mai fine, forse rallentano la progettazione di veicoli full EV, con il piacere di appassionati e agenti segreti. Data prevista: dopo il 2030.

Bentley: tre date fondamentali

Molto chiara la visione del noto brand Bentley in vista delle limitazioni Europee e globali per i veicoli termici. Tre le date fondamentali da tenere a mente:

  • 2025: immatricolazione della prima Bentley full electric mai costruita;
  • 2026: tutte le auto di nuova produzione avranno motori ibridi o elettrici;
  • 2030: solo auto elettriche.

Un calendario ponderato ed equamente suddiviso per un brand, che secondo noi, non soffrirà troppo questo passaggio (avendo come punto focale il lusso e il comfort).

BMW: resiste con gli euro 7

Uno dei marchi che ha puntato i piedi maggiormente per questa decisione Europea è proprio BMW. Recentemente ha dichiarato che “forse”: non è una buona idea vietare le auto termiche dal 2035. I modelli elettrici attualmente prodotti sono tanti, ma le catene di montaggio, continuano a sfornare modelli M Performance per far godere gli appassionati. Data prevista: 2035.

Citroën: prende la palla al balzo

Questo marchio ha gudagnato, e non poco, dalla scelta Europea per limitare l’inquinamento. Con una gamma già ora completamente o quasi ibrida ed elettrica, si permette di seguire l’onda delle piattaforme EV con modelli inediti e svecchiati. Tantissimi i concept presentati di auto futuristiche mosse da batterie poco inquinanti. Data prevista: il prima possibile.

Cupra: erediterà Seat

La previsione di 100ttani è che Cupra, l’ex elaboratore ora marchio affermato, erediterà tutta la gamma Seat rendendola Premium seppur accessibile al grande pubblico. Poche le dichiarazioni ufficiali del futuro prossimo, la sicurezza però, è quella di una gamma di solo auto elettriche entro il 2030. Per questo, non troverete Seat in questo calendario.

Dacia: un ottimo lavoro, come sempre

Nessun timore per chi, come tantissime persone nel mondo, ha affianco una Dacia da 500.000 km e più. Il brand alleato di Renault ha appena presentato Spring (la prima elettrica economica) e Jogger ibrida (la familiare top nei consumi). Si tratta però di un marchio fedelissimo al GPL, il vero ibrido dei prossimi anni, e per questo non abbandonerà facilmente la sua fetta di mercato termico benzina. Data prevista: non calcolabile.

Dallara: menzione d’onore

L’amministratore delegato di Dallara non crede nell’elettrico e non manca di dichiararlo ad ogni intervista. Vorrebbe auto elettriche più sobrie, non solo SUV. Ricordatevi di queste parole quando dovrete acquistare la prossima biposto supersportiva.

DR ed Evo… provaci ancora

Il marchio DR da anni prova a farsi conoscere. Prima come segmento ultra-economico, poi come brand semi-premium per tutti e ora, tramite Evo, con la declinazione elettrica delle sue piattaforme. Una storia che ancora deve decollare e che forse, con le limitazioni ibride, potrebbe partire con il piede giusto. Data prevista: domani, ieri o nel 2035.

Ferrari: salta la deroga

Una piccolissima clausola, piccola ma importante, permetteva ai produttori con una immatricolazioni inferiri ai 10.000 pezzi annui di bypassare le limitazioni Europee sulla produzione di veicoli elettrici. Ferrari quindi, sarebbe rimasta dentro questo buco legislativo. Aimhé qualcuno se ne è accorto, promettendo, di eliminare la clausola entro il 2030. La fine della storia Ferrari, come la conosciamo oggi, è stata dichiarata per il 2036 (al limite delle possibilità legislative).

Fiat: come Alfa ma dopo Lancia

Il più famoso marchio Italiano di utilitarie chiuderà i battenti della produzione termica dal 2027, proprio come Alfa Romeo. Una scelta probabilmente già prevista dai progettisti. Nessun rischio per gli appassionati, ma forse, un guaio commerciale per chi ricercava in Fiat vetture aziendali e per lunghi viaggi (vedesi la Tipo).

Ford: non uccidete il V8 Mustang

Due le date che Ford si è promessa di rispettare. Il 2026, con l’introduzione in gamma di auto solo ibride o ibride plug-in, e il 2030: solo auto elettriche. Questo però, solo in Europa, con una produzione estera, principalmente Americana, anche termica. I plug-in e gli ibridi di Ford sono davvero ben fatti, ma se dovessero chiudere anche il V8 di Mustang nel 2026… il mondo automotive Europeo perderebbe un pezzetto di storia.

Honda: investe 37 miliardi per le EV

Attenzione a Honda, altro marchio ancora non completamente sviluppato in Europa, che ha immatricolato modelli cittadini full EV davvero interessanti. La previsione della chiusura delle catene di montaggio termiche è per il 2040 (riferendosi ai mercati Asiatici e Nord Americani); ma in vista delle limitazioni Europee ha investito qualche gettone nello sviluppo elettrico. Data prevista: 2025.

Hyundai: che sound la i30N

Se fino a qualche anno fa, pensando a Hyundai, in molti di noi avrebbero storto il naso… da qualche hanno grazie all’introduzione del reparto N la situazione si è ribaltata. i30 e i20, con il loro motore incredibile, hanno saputo creare due sound fantastici e ad affermarsi nel mondo dei rally. Hyundai ha accolto però positivamente la legge che abolisce i termici dal 2035; il loro core business infatti, sarà sempre più votato ad ibride ed elettriche. Data prevista: 2030.

Jaguar: il nuovo lusso elettrico

Forse perché non ha avuto il successo sperato, almeno con la sua sportiva di “nicchia” F-Type, o forse perché ha sviluppato per prima un SUV elettrico di successo, fatto sta che Jaguar entro il 2025 sarà un brand di sole auto elettriche di lusso. Una scelta intelligente considerato che potrà puntare ancora a lungo con i termici forniti dalla compagna Inglese Land Rover.

Jeep: fuoristrada green

Anche per Jeep si anticipa la data, arrivando al 2030, con sole auto elettriche. Una scelta però non così definitiva. Rimane aperto lo spiraglio per alcuni modelli ultra-specialistici (come Wrangler), che potrebbero mantenere la power-unit ibrida-benzina/diesel.

Kia: attivo il “Plan S”

Ancora una volta un marchio oltreoceano ottiene dei vantaggi da decisioni Europee. Kia, come Hyundai e Honda, si ritrova una gamma elettrificata già pronta e numerisi investimenti volti all’infrastruttura elettrica. Il “Plan S”, è un formulario specifico definito da Kia per indicare la rivoluzione sostenibile ed ecologica del marchio nei prossimi anni. Data prevista: 2035.

Lamborghini come Ferrari: la corsa virtuale

Anche Lamborghini fa i conti con le stringenti limitazioni. Con l’avvento di Urus poi, modello non più di nicchia rispetto alle supercar Bolognesi da 1.000 esemplari, salta la possibilità di accedere alle deroghe per piccoli produttori. L’ibridizazzione della gamma è prevista tra il 2026 e il 2030, con un’elettrificazione completa al più tardi del 2035.

Lancia: l’inizio di una nuova era

L’ex gruppo FCA, ora Stellantis, sceglie Lancia come pioniera del segmento full EV. Una storia fatta di pianti, rimpianti e delusioni si potrebbe trasformare nella rinascita del marchio un tempo blasonato. Il 2026 sarà la data fatidica, un anno prima di Alfa e Fiat…. che non la stiano usando come test?

Land Rover (Range Rover): coi piedi di piombo

Il marchio JLR, che ha già assicurato la completa elettrificazione di Jaguar, sembra più prudente con le scelte per Land Rover. I diesel del gruppo, Ingenium, sono ancora oggi tra i più venduti del mondo Tata e faranno fatica ad essere sostituiti. Alcune fabbriche (Evoque e Discovery Sport), saranno elettrificate nel 2024, ma i modelli di maggior rilievo come Defender, Range Rover e Range Rover Sport, almeno per il momento, rimarranno ibridi-termici. Data prevista: 2030-2035.

Lexus: un successo assicurato

Sono i primi produttori di ibridi elettrici al mondo, i più forti con l’alleanza di Toyota… un successo assicurato nel mondo delle EV di lusso. Entro il 2030 tutta la gamma sarà completamente caricata dalle colonnine, e va bene così.

Lotus: finalmente cambiamento

Lotus ha recentemente presentato anche in Europa, e in Italia, i suoi nuovi modelli ibridi e benzina. Una corsa all’ultimo posto fra le sportive del futuro che si concluderà, almeno per i termici, nel 2028. Una scommessa da fare in ottica di mercato, in cui, tutti potranno dire la loro grazie alle batterie sotto al pianale.

Maserati: poco Stellantis, molto Ferrari

Anche se Maserati appartiene al gruppo popolare Stellantis si è sempre appoggiata molto alle scelte della cugina cattiva Ferrari. Anche in questo caso, tirando il collo al marchio, si raggiungerà il 2030 come data finale della produzione di termiche.

Mazda: si lavora per tutti

Il brand Nipponico Mazda sta segretamente e in silenzio lavorando per numerosi brand concorrenti. Progetta motori, rivoluziona le piattaforme e crea innovazione a vista d’occhio… ma per ora, nessuno se ne accorge. La sua unica elettrica in gamma è la MX-30, un modello definito da molti “poco utile” data la scarsa autonomia; ma che in realtà è il miglior veicolo elettrico per efficienza al mondo. Data prevista: 2025-2030.

McLaren: il genio irrequieto

Una storia assurda quella di McLaren. Oggi monta power-unit Nissan vecchie di 5/10 anni, domani, entro il 2030, produrrà solo elettriche. Un genio irrequieto che crea auto incredibili, forse magiche.

Mercedes: forse il 2030?

Come anche BMW, Mercedes, tenta il colpo in modo più raffinato. Ha dichiarato infatti una produzione di sole EV entro il 2030, ma d’altra parte, non vorrebbe veder scontenti gli attuali (tantissimi) clienti AMG… che ovviamente, ripiegherebbero su BMW. Data prevista: dal 2030 in poi.

Mini: l’ala elettrica di BMW

Diventerà come Smart un marchio solo elettrico per la mobilità urbana, con il vantaggio, di poter disporre della tecnologia BMW per piattaforme, batterie e allestimenti. Dal 2030 addio alle JCW, senza però troppi rimpianti, l’attuale elettrica di Mini infatti è davvero bella pepata e divertente.

Mitsubishi: l’elettrico low-cost

Mitsubishi attua una strategia low-cost, creando elettriche facili da comprare e mantenere. Un buco attualmente coperto da pochissimi modelli sensati (con autonomia e comfort adeguati), che merita di essere citato nei bilanci. Data prevista: 2030-2035.

Nissan: spazio al termico

Anche se il manifesto di Nissan garantisce una gamma completa elettrica entro il 2028, la fine produzione prevista per i termici sarà probabilmente dopo il 2030. Nel frattempo intrattiene il pubblico con modelli inediti e concept degni di un futuro interessante.

Opel: cosa succederà?

In molti si chiedono quale sarà il futuro di Opel. Da anni ormai il brand esegue mosse giuste nel mercato senza però consolidare la leadership in nessun segmento, per ora, le informazioni ufficiali dichiarano un listino full EV per il 2028.

Pagani: Horacio non ci crede

Pagani non crede nell’elettrico, segnamocelo.

Peugeot: il leone senza ruggito

Dal 2030, anticipando di 5 anni la riforma Europea, commercializzerà solo elettriche. Ci arriverà però con una nuova clientela, ben abituata ai plug-in e agli ibridi, che ha saputo formarsi in questi anni. Quanto rimpiangiamo però la 208 GTi…

Polestar: gli Svedesi insegnano

Solo auto elettriche, tutto il mondo elettrico, la nostra auto elettrica è già pronta.

Porsche: nessuno uccida la 911

Dopo aver trovato il coraggio di ricercare dichiarazioni in merito, per nostra gioia, non abbiamo trovato date preoccupanti riguardanti il mondo Porsche… e sopratutto, nei confronti della mitica 911. Rispetto ad altri brand Tedeschi, Porsche, si riserva il silenzio stampa per valutare eventuali mosse stile Taycan. Data prevista: fine 2035.

Renault: ok elettriche, ma solo in Europa

Negli ultimi anni Renault ha ampliato esponenzialmente il suo mercato. Con l’attuale gamma E-Tech poi, originale anche nel brevetto, è riuscita ad elettrificare il mondo in modo chiaro e originale. Dal 2030 non venderà più termiche in Europa, ma comunque, manterrà il mercato negli altri paesi che richiedono ancora termiche a lungo raggio, semi-economiche.

Skoda: a caccia di Volkswagen

La figlia piccola del gruppo va a caccia della mamma. Skoda, con gli ultimi modelli elettrici, sta sbaragliando esteticamente e tecnologicamente la stessa concorrenza in casa (con costi relativamente inferiori). Manterrà il termico per stare al passo con i bilanci, ma entro il 2035, sicuramente, sarà prontissima ad attaccare il mercato delle EV da regina.

Smart: cercasi

Cercasi Smart Brabus. Quanto costa ora? 30.000 euro?!

SsangYong: storia difficile

Alcuni modelli di SsangYong hanno fatto la storia, altri, si trovano solo nei gruppi Facebook degli appassionati. La Tivoli, stra venduta anche in Italia, contro la Rexton, troppo costosa per l’offerta Premium che presentava… se avrà uno spazio nelle EV solo il futuro lo sa, in ogni caso è da tenere sott’occhio. Data prevista: incerta.

Subaru: mission impossible

Si gioca stretti con i tempi in casa Subaru. Investimenti da attuare, una scia di modelli poco venduti alle spalle… Una sfida che vedremo svilupparsi nei prossimi anni, o forse, che non verrà più portata a termine. Unica certezza? Nel 2025 un SUV full EV. Data prevista: fine 2035.

Suzuki: un po’ in ritardo

Seduta sugli allori di modelli iconici presentati negli ultimi anni Suzuki si è scordata che deve produrre elettriche. Ok alle ibride, ma il primo modello full EV, arriverà solo nel 2025. Data prevista: 2035.

Tesla

Dal 2035 Tesla inizierà a produrre solo auto benzina V10 e fregherà per la seconda volta il mondo automotive. Tesla produce già solo auto elettriche.

Toyota: crea illusioni

I dirigenti Toyota hanno più volte dichiarato che sono in difficoltà a gestire le leggi Europee del 2035. Una strategia, secondo noi, per non spaventare la concorrenza. Data prevista: 2035.

Volkswagen: un paese alla volta

Strategia atipica quella di Volkswagen che sta attacando con i listini full EV un paese alla volta. Partendo dalla Norvegia e dal Nord, fino a raggiungere, aimhé prima o poi, anche il Sud-Europa e l’Italia. Dichiarazioni ottimistiche vedono una fine produzione globalizata entro il 2034.

Volvo: anche online!

Volvo rispetta qualsiasi legge gli venga imposta, e a volte (come il limite a 180 km/h) se ne impone alcune autonomamente. Dal 2030 produrrà solo elettriche e dopo qualche anno, o in contemporanea, venderà le auto solo online.

Speriamo che questo calendario, oltre ad avervi spaventato, vi possa aver fatto anche un po’ ridere. Per quanto le leggi Europee possano essere dure ed escluvive, secondo noi, avranno difficile presa nei mercati reali. Eliminare i motori termici, senza nulla togliere alle vetture elettriche, sarà un passaggio davvero complesso in una realtà come la nostra.