Vi siete forse accorti che in questo momento le città Italiane ed Europee si stanno popolando lentamente (ma non così lentamente) di minuscole o addirittura microscopiche auto da meno di 3 metri? Milano, Roma, Bologna… come panacea ai problemi di sovraffollamento urbano e alle spinte dolorose verso una mutazione dal termico all’elettrico. Già sentiamo strillare nei commenti di video, articoli e caroselli social gli obbiettori delle fantomatiche “lavatrici con le ruote”, ma se ci fermiamo un secondo a pensare, davvero e senza pregiudizi, tutti i problemi imputati alle super e cattive elettriche da oltre 50 kWh non corrispondo alla realtà del mondo dei quadricicli.
Ricapitolando: se potete sostituire col comfort del silenzio il rumore di un vecchio GPL da neopatentati, se non avete bisogno di fare Milano-Napoli andata e ritorno con una utilitaria, ma soprattutto, se la velocità di spostamento urbano è un MUST, la prova di BAW1 fa proprio al caso vostro.
La nuova BAW1 è compatta, super compatta, ma non come i quadricicli che siamo abituati a conoscere in Italia. Non si tratta infatti di un veicolo L6 (quelli che si guidano dai 14 anni per intenderci), ma bensì un quadriciclo classificato pesante, L7, che si può portar legalmente dai 16 anni con la patente B1. In 316 cm circa di lunghezza e meno di 1,5 metri di larghezza, si nascondono però 4 posti! Una novità quasi assoluta di segmento, preceduta soltanto dalla Desner W300 in commercio da qualche mese prima di Eicma 2024, in cui ha debuttato la BAW1.
Parlare del design esterno di microcar, minicar e affini è sempre un lavoraccio, soprattutto se vetture importate o semi-progettate in Asia. Non siamo ancora abituati a questo tipo di linee, ma la BAW1, questo bisogna ammetterlo, riesce ad essere più sportiva ed “elegantemente” adulta, con dettagli spigolosi e modanature dedicate. Quello che conta è l’interno che, grazie all’infotainment orizzontale stile “MBUX”, riesce a farla assomigliare più ad una elettrica vera che ad un giocattolo economico. Le finiture sono assemblate correttamente, sono però i materiali a farci desiderare qualcosa di più… si sente infatti sia nella plancia che in alcuni dettagli, come tasti e ritagli svuotatasche, che la plastica usata non avrà lunga vita se non trattata coi guanti.
Si parte, in sella, o quasi. Infatti, BAW1 seppur stretta e alta, non da la tipica sensazione di altre microcar, di essere in braccio ad una moto. Qui appena seduti con i colleghi giornalisti ci accorgiamo che potresti tranquillamente dimenticarti di non essere su una normalissimi citycar. I comandi sono pochi e funzionali, costruiti per renderla facile da guidare anche a chi sale per la prima volta su un mezzo con le ruote.
L’ho provata a Milano, nel pieno centro storico con qualsiasi tipo di ostacolo innaturale che l’uomo ha creato in questi anni nella metropoli di moda e finanza. Le sensazioni sono state buone, con uno spiccato senso di sentirti parte del cambiamento, intelligente e positivo, per una città che puzzerà meno di scarico ma che manterrà una mobilità privata agile e consistente. Non voglio fornire ulteriori dettagli sulla guida, perché, il tempo è stato poco e quindi riassumerò con alcuni capisaldi usciti durante la prova:
I TOP DI QUESTA BAW1:
I FLOP DI QUESTA BAW1:
Alcuni dati, per leggere in modo più chiaro questo articolo e per fare i dovuti confronti con altre concorrenti di segmento. Inutile tediarvi con articolate geometrie di telaio o tecniche di saldatura… In questo momento, almeno in Italia, quasi tutte le microcar subiscono lo stesso progetto, con interni ed esterni diversi (ma la sostanza, come batterie, motore e configurazione non cambia!).
Dimensioni (lunghezza, larghezza, altezza) mm | 3162 x 1498 x 1580 |
Peso (con batterie e accessori) Kg | 740 |
Velocità massima km/h | 90 |
Batteria (in futuro un’altra disponibile) kWh | 13,7 |
Autonomia dichiarata km | 170 |
Pneumatici | 155/65 R13 |
Prezzo a partire da: 14.900 euro, ma aspetta. BAW offre per l’acquisto di BAW1, per i primi 150 clienti del modello fino a 1.000 euro di sconto secchi. Portando la base, 2 posti, a 13.900 euro. Ci sarà poi da capire se entrerà in vigore l’ecobonus che potrebbe portare il prezzo, con 4.000 euro di ecoincentivi, alla soglia minima assoluta di ben 9.900 euro! (Il prezzo annunciato da Eicma al giorno della presentazione). La full optional, 4 posti con colore opzionale, airbag, cerchi in lega e batteria che estende a 220 km l’autonomia (ancora però non in vendita) sfiora i 17.000 euro. Al momento, difficile parlare di rapporto qualità prezzo, riprenderemo il confronto più avanti con lo studio di modelli simili.
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